Tredici anni dopo la cancellazione improvvisa dello show, Deadwood ritorna con un lungometraggio conclusivo. A lungo atteso, a lungo discusso, si tratta del commiato ai personaggi della serie HBO, una passerella di mostri, antieroi, forse solo di uomini e donne. David Milch, autore dello show, torna allora qui nelle vesti di sceneggiatore, e aggiunge un nuovo strato alla propria creatura. A quella pietà umana che sporadicamente emergeva nello show rispetto alle miserie umane, si sommano considerazioni sul passaggio del tempo, sulle occasioni perdute e sui rimpianti.
È passata una decina d’anni rispetto agli ultimi eventi della serie. Una chiusura improvvisa, dopo tre stagioni dello show, che tagliava di netto le vicende degli abitanti della cittadina. Li ritroviamo anni dopo, irrisolti, insoddisfatti, umani, a fare i conti con il tempo che passa. C’è Al Swearengen (Ian McShane) che soffre gli effetti dell’alcol, con il solito Doc (Brad Dourif) a dargli consigli che no...
A tredici anni dalla cancellazione, il film di Deadwood chiude la storia della serie: una passerella di antieroi a cui si aggiunge una riflessione sullo scorrere del tempo
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