LIBERI TUTTI, LA RECENSIONE

Solo un mostro non ha potuto provare nemmeno un filo di eccitazione di fronte all’idea di una nuova serie di due dei tre creatori e sceneggiatori di Boris (probabilmente la miglior serie televisiva italiana di sempre). Certo è un prodotto RAI e certo è un prodotto che la RAI ha voluto mettere su RaiPlay. Certo la trama non lasciava presagire nulla di eccitante e certo mancava uno dei pilastri fondamentali del trio, Mattia Torre (recentemente scomparso). Ma è anche vero che più di metà cast viene da Boris e che nelle piccole comunità, come quella di questa trama, la scrittura di quella serie ci sguazzava.

La storia è un piccolo pretesto per mettere a confronto i cosìddetti puri di cuore, con i cosìddetti lupi del mondo e ridere dei contrasti. Un avvocato senza scrupoli, traffichino, intrallazzone, furbetto e per questo ricco viene pescato con 25 milioni di euro nel bagagliaio. Un magistrato lo costringe agli arresti dalla sua ex moglie in una comunità autoge...