The Affair (quinta stagione): la recensione

In un certo senso, The Affair era già finito dopo la seconda stagione. Nato come serie thriller, la vicenda principale dello show si chiudeva con lo svelamento dell’uccisione di Scotty e la confessione in tribunale di Noah. Sembra passato un secolo. Altro genere, altra scrittura. Soprattutto, una diversa interpretazione del gimmick centrale che tanti spettatori aveva attirato nel corso della prima stagione. Una narrazione frammentata e basata su punti di vista palesemente soggettivi e inaffidabili. La partizione della realtà in una serie di sguardi che ingannano e mentono a loro stessi, pur di raccontarsi come vittime agli occhi del mondo.

Con il tempo, The Affair è diventato altro, tanto che questa quinta stagione, verso la quale era molto difficile non avere un pregiudizio negativo, è molto diversa rispetto alle origini. Si parte con due salti temporali, il primo più breve rispetto alla morte violenta di Alison, il secondo molto più l...