Titans, stagione 2: la recensione

Cosa significa, oggi, realizzare una serie di supereroi? Significa individuare un tono riconoscibile, avere un’impostazione coerente di fondo, perfino un universo di riferimento. Le serie Arrowverse non avranno una scrittura particolarmente elaborata, si reggono su una semplicità dichiarata e su schemi ricorrenti, ma hanno una grande chiarezza d’intenti e uno sguardo unico. Agents of SHIELD non è nemmeno, strettamente, una serie di supereroi, ma ha saputo trarre il meglio dalle proprie mancanze anno dopo anno, reinventandosi. Perfino alcune serie Marvel Netflix, con le loro mancanze, erano riconoscibili pur nei loro difetti. Titans, alla seconda stagione, non sceglie.

C’era del buono nella prima stagione della serie originale DC Universe, ma quasi tutto è vanificato da una seconda stagione che percorre troppe strade, brucia percorsi, taglia con l’accetta le storyline. Tredici episodi, due in più della precedente, che già talvolt...