Into the Night: la recensione

Per chi se lo ricorda, Into the Night ha qualcosa di I Langolieri, una sconclusionata miniserie televisiva anni ’90, una delle tante tratte da Stephen King. C’è sempre un’ambientazione chiusa su un aereo sul quale sono intrappolati i protagonisti mentre tutto intorno a loro accade qualcosa di minaccioso e inspiegabile. Su questa premessa la serie Netflix costruisce un racconto molto veloce, sufficiente a tenere vigile l’attenzione degli spettatori, ma generalmente carente in ogni altro aspetto.

Qui la premessa più che sovrannaturale sembrerebbe fantascientifica. C’è un evento solare devastante che sta uccidendo tutti gli umani sul pianeta, e c’è un aereo che decolla in fretta da Bruxelles per sfuggire all’alba mortale. I passeggeri a bordo possono solo sperare di continuare a rimanere in volo con ogni mezzo per non farsi raggiungere dalla luce del sole che per loro significherebbe la fine. Nel gruppo si creano dell...