La terza stagione di Agents of S.H.I.E.L.D. era iniziata con i Secret Warriors e… in realtà non ha mantenuto quella promessa. Gli Inumani, lo spazio, qualche dipartita più o meno illustre, un’eterna friendzone abbattuta, ma al tempo stesso è mancato quel salto in avanti che ci aspettavamo. La serie Marvel in onda sulla ABC ha sempre dovuto fare i conti con il fatto di essere l’estensione di un universo cinematografico che la ignora – lo stesso vale per Netflix – e con il dover sempre ricadere in se stessa, osare quel tanto che basta e poi tornare al suo nucleo originale. Un po’ come Yo-Yo, che scatta in avanti a gran velocità e altrettanto velocemente torna al punto di partenza. Questo era il doppio finale, ed è stato anche l’episodio migliore di questa seconda parte di stagione. Non eccezionale, ma con tutte queste limitazioni di base è difficile chiedere di più.

Il destino non può essere cambiato, la catenina con il crocifisso è il simbolo di chi dovrà m...