Believe. La parola che echeggia nel sogno del protagonista Shadow Moon (Ricky Whittle) è l’emblematico memento per chiunque voglia accostarsi alla visione di The Bone Orchard, episodio d’esordio dell’attesissima prima stagione di American Gods. Occorre infatti far piazza pulita di ogni traccia di scetticismo per apprezzare appieno la sontuosa orgia visiva offerta dal pilota della serie tratta dal romanzo di Neil Gaiman, e lasciarsi scivolare senza troppi ragionamenti nel bagno di sangue, sesso e umorismo bizzarro che lambisce Shadow e gli altri protagonisti sin dalle prime battute dello show.

Concedendosi il lusso di ampliare a proprio piacimento la materia letteraria di Gaiman, American Gods si apre con un prologo inesistente nel romanzo, eppure perfettamente calzante: un gruppo di guerrieri del nord Europa approda sulle spiagge del continente americano, che riserva loro un’amara accoglienza, spingendoli – a seguito di sacrifici più o meno cruenti –...