Quello dell’incontro con il mostro è uno dei simboli più utilizzati, ed efficaci, quando si vuole narrare del trauma della crescita. Lo faceva Nel paese delle creature selvagge, e così il più recente Sette minuti dopo la mezzanotte. Potremmo non accorgercene, sommersi da un mare di sconcezze e volgarità assortite, ma Big Mouth fa esattamente la stessa cosa. La nuova serie animata di Netflix parla di un gruppo di ragazzini di entrambi i generi che si trova ad affrontare la pubertà, le esplosioni ormonali e i cambiamenti fisici tipici dell’età. Non ha la brillantezza delle migliori serie animate oggi in tv, ma è comunque divertente e interessante nel modo in cui spinge il limite su ciò che è “possibile” vedere nell’animazione.

I protagonisti sono quattro ragazzini, due maschi, Andrew e Nick, e due femmine, Jessi e Missy. Hanno circa tredici anni e, come detto, si stanno confrontando con i cambiamenti della pubertà. La scrittura non va tanto per il sottile, né verbalment...