Il terzo episodio della stagione di Black Mirror è il meno sperimentale mai creato dalla serie. Non soltanto, come in The National Anthem, non c’è nulla di fantascientifico, ma la venatura thriller della storia prende da subito il sopravvento sugli eventi e sulle riflessioni che potrebbero scaturire. Praticamente l’opposto di ciò che accadeva nel primo episodio della serie, uscito nel lontano 2011. Rimane quindi una base narrativa ben piantata su ciò che sta accadendo e su ciò che accadrà. Il coinvolgimento e la tensione sono sempre di alto livello, ogni scena alza l’asticella delle possibilità, mentre i protagonisti sprofondano sempre più.

Alex Lawther interpreta un ragazzo che subisce un ricatto. Qualcuno lo ha ripreso attraverso la webcam del suo computer mentre guardava del materiale pornografico, e questa persona ora minaccia di divulgare il filmato a tutti i suoi contatti se il ragazzo non obbedirà ciecamente ai suoi ordini. Per il giovane inizia una giornata da...