Hated in the Nation è la migliore conclusione possibile per la terza stagione di Black Mirror. Data anche la durata di ben 90 minuti, è facile considerarlo quasi come un progetto a se stante, praticamente quasi un film per la tv. Mentre sono molti i riferimenti che possiamo cogliere, ci ritroviamo di fronte all’ultimo esempio di una stagione che episodio dopo episodio si è voluta allontanare dallo stile delle precedenti due, sperimentando nuovi generi. In quest’ultima puntata, diretta da James Hawes, il genere tirato in ballo è il poliziesco.

Un hashtag di morte si realizza molto concretamente in un mondo dove l’odio di massa da social network ha delle conseguenze sulle persone. Due detective, interpretate da Kelly McDonald e Faye Marsay, indagano sugli eventi, aiutate ad un certo punto da un ispettore interpretato da Benedict Wong. Il mondo nel quale si svolge la storia è quasi identico al nostro. La differenza più sostanziale risiede nel fatto che le api sono estint...