È un malinconico flusso di ricordi quello lungo il quale si intreccia il settimo, splendido episodio di Castle Rock. Si tratta di un blocco da un’ora nel quale seguiamo esclusivamente Ruth, persa nelle proprie memorie, una piccola breccia nella mente ferita della donna colpita dall’Alzheimer. Con tratto delicato e una grazia di fondo, la puntata ci racconta i momenti salienti della vita di Ruth all’interno della propria casa, il tremendo rapporto con il marito, lo struggente senso di protezione provato nei confronti di Henry, l’amore soffocato per Alan. Ne emerge un quadro fatto di momenti intensi, stanze colme di ricordi e rimpianti, che non risparmia nemmeno un’ultima pugnalata finale. Un episodio più contenuto, molto diverso dai precedenti, senza dubbio il migliore di Castle Rock finora.

Sembra una contraddizione che l’episodio più lungo finora sia quello che contiene meno personaggi, e di fatto quello che fa avanzare meno la storia. In realtà la ...