Si scrive “loop temporale”, si legge “universi paralleli”. Che sono un espediente fondante di tutta la mitologia di Stephen King. A questi Castle Rock si richiama, palesemente e finalmente, nel nono episodio della stagione, dopo aver a lungo accarezzato l’idea. Lo fa nel penultimo episodio della stagione, intitolato Henry Deaver (un nome che potrebbe trarci in inganno sul contenuto della puntata) e lo preparando il terreno per il season finale di questa serie così particolare. L’episodio risponde ad alcune domande, ci permette di inquadrare meglio i personaggi, ci consegna tra le altre cose un Bill Skarsgard loquace e molto bravo.

L’intera puntata spiega chi è in realtà il ragazzo senza nome. Si tratta di Henry Deaver, ma non di quello che abbiamo conosciuto fino ad ora. Si tratta di un Henry diverso, di una linea temporale alternativa nella quale Ruth e il pastore Matthew sono riusciti ad avere un figlio biologico. Henry è una persona responsa...