Alla terza parte (o prima parte della seconda stagione, fate voi), Disincanto fa sempre un po’ di fatica a trovare una propria identità. Squilibrata com’è, c’era una certa curiosità nel voler sapere come la serie avrebbe portato avanti la storia dopo due parti che non avevano sciolto i nostri dubbi. La prima stagione iniziava a funzionare davvero solo alla fine, con l’arrivo in scena della madre di Bean. La seconda invece si adagiava su episodi autoconclusivi e faticava molto nella parte centrale. La terza parte è un po’ un insieme di quei due approcci, e se non vi aveva conquistato fino ad ora non inizierà a piacervi adesso.
La storia centrale è più forte rispetto alla seconda parte e la trama orizzontale ha un’importanza maggiore. L’approccio rimane episodico, ma i personaggi sono quasi sempre in movimento. Ritroviamo Bean, Luci e Elfo dove li avevamo...
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