Per molte serie, il finale di stagione è una sorta di prova del nove, che si assume l’ingrato compito di tirare le fila di tutte le linee narrative, per unirle in un nodo che concluda un capitolo per dischiudere nuovi orizzonti. In una serie come Hannibal, che nella seconda mirabolante stagione non ha mai lesinato colpi di scena, l’ultimo episodio rischiava seriamente di deludere le aspettative, specie considerando quanto lo show avesse puntato in alto finora, in termini di tensione tra i personaggi. La deflagrazione, in breve, doveva essere all’altezza dell’eccezionalità finora prospettata.
Niente paura: Mizumono è una bomba. Lo è sin dalle prime inquadrature, contrassegnate dall’incessante ticchettio di un meccanismo a orologeria che è inquietante prodromo dell’esplosione finale. Ogni fotogramma concorre alla sua bellezza mozzafiato, ogni pennellata conferisce unicità al quadro finale. L’acqua è l’elemento predominante nella raffinata r...