“Transustanziazione” mormora un famelico Mason Verger (Joe Anderson) nel proprio agghiacciante sogno allucinatorio, mentre si lecca letteralmente le dita dopo aver assaporato un Hannibal Lecter (Mads Mikkelsen) morto e preparato a mo’ di anatra alla pechinese in Dolce. L’uomo più blasfemo della sacrale serie di Bryan Fuller assapora quello che ne è, al contrario, il Messia nero, il dio indiscusso ormai braccato dalla giustizia e dalla brama di vendetta degli uomini, nell’incarnazione bizzarra di un Gesù al negativo. A ben guardare, Hannibal ha celebrato messa dall’inizio della serie, continuando a cibarsi di sangue e corpi per celebrare la propria vita su un altare fatto di cadaveri altrui.

Non è ancora cadavere la bella Bedelia (Gillian Anderson), che prosegue il proprio slalom tra legge e delitto con qualche aiutino esterno (“È a scopo medico”, asserisce mentre sta per iniettarsi una dose davanti a una minacciosa Chiyo piombatale in cas...