Se Daredevil era il caos, Jessica Jones è il controllo.

Il diavolo rosso trasfigurava l’ordine delle aule di tribunale in un senso di giustizia più personale e vendicativo, che di notte di imponeva in modi altrimenti irraggiungibili. Il caos vuol dire libertà, possibilità, e in un mondo dove l’ordine stesso è marcio si tratta dell’unica strada percorribile, anche se non è quella giusta o quella che ogni persona dovrebbe augurarsi. Eppure il controllo, solo apparentemente più rassicurante, una volta estremizzato rappresenta un’altra faccia dell’orrore, forse peggiore: la costrizione, la trappola mentale, l’annientamento della dignità e della libertà. Per tredici episodi Jessica Jones ha raccontato questo. Lo ha fatto perdendosi per strada nei rivoli di storyline non sempre efficaci, tra coincidenze eccessive, punti morti, personaggi mal sfruttati, ma riconducendo tutto a una tematica comune. Questa, insieme a un’ottima coppia di protagonisti e a...