Maniac
ideata da Patrick Somerville, Cary Fukunaga
Netflix
La serie è disponibile su Netflix a partire dal 21 settembre 2018
Attenzione: l'articolo contiene spoiler
“Gli uomini non sono prigionieri dei loro destini, sono solo prigionieri delle loro menti.” Nella frase di Franklin Delano Roosevelt è riassunto uno dei messaggi chiave di Maniac, miniserie Netflix diretta da Cary Joji Fukunaga, basata su un omonimo format norvegese. In un arco di dieci episodi che sembrano voler mescolare Se mi lasci ti cancello, Black Mirror, 2001: Odissea nello spazio e innumerevoli altre suggestioni nelle continue sovrapposizioni tra realtà e sogno forzato, la serie ideata da Patrick Somerville con Fukunaga ci mostra un futuro nostalgico, in cui assistiamo a un’evoluzione-involuzione tecnologica: è un mondo popolato da fax, sfarfallanti insegne al neon e computer che coprono un’intera parete (a metà tra lo Star Trek anni ’60 e il decodificatore del codice Enigma), all’inseguimento ostinato di un’estetica familiare che possa in qualche modo rassicurare e colmare il distacco crescente tra gli esseri umani.
In questo tempio de...
I dieci episodi di Maniac sono un movimentato viaggio nell'elaborazione del dolore, supportato da interpreti in stato di grazia e da una scrittura che fa leva sui sentimenti
È necessario attenersi alla netiquette, alla community infatti si richiede l’automoderazione: non sono ammessi insulti, commenti off topic, flame. Si prega di segnalare i commenti che violano la netiquette, BAD si riserva di intervenire con la cancellazione o il ban definitivo.