Anche in Rubberneck, quarto episodio della stagione di Outsiders, la serie di Peter Mattei si conferma come debitrice nei confronti di Sons of Anarchy. Gelosie, ossessione per il potere, caratteri diametralmente opposti che si trovano dalla stessa parte della barricata e solo così riescono a rimandare l’inevitabile scontro. Mentre Asa assume sempre più un ruolo decisivo, riconosciuto con diversi esiti da più membri del clan, presso i Farrell, Wade si trova in una posizione scomoda all’improvviso. La serie di WGN America in tutto questo, pur senza assestare clamorosi colpi di scrittura, conferma la propria solidità di fondo.

E tutto parte e ritorna sempre al confronto con i personaggi di Sons of Anarchy. Quindi Big Foster e Asa come i Clay e Jax della situazione, a contendersi – finora in modo sommesso, ma diventerà sempre più palese – la leadership del gruppo di fronte alle pressioni che giungono dal basso. Il primo ancora palesemente incapace di gestire il potere e il clan...