Già da diversi episodi, See aveva messo in luce la contrapposizione in chiave ying-yang tra i due gemelli Haniwa (Nesta Cooper) e Kofun (Archie Madekwe): se il ragazzo ha manifestato da subito tracce evidenti dell’indole cauta, gentile e riflessiva della madre, la sorella è sembrata più allineata allo spirto guerrier del patrigno, portando più volte i protagonisti a rischiare la vita a causa della sua istintualità avventata e, a tratti, quasi ferina.

Di per sé, il capovolgimento dei cliché di genere è scelta encomiabile; tuttavia, non possiamo non notare come, in una puntata come The Lavender Road, le ripercussioni di questa ormai dichiarata dicotomia tra Haniwa e Kofun finisca per far ricadere tutte le colpe sulla prima. Come se non bastasse, anche Maghra (Hera Hilmar) emerge come personaggio profondamente incoerente, che ha destinato la tribù che l’ha accolta al massacro solo per celare la propria identità senza che, al momento, See ci abbia fornito alcun valido motivo.