Mentre Kara e Mon-El si allenano per riuscire, in un futuro oramai prossimo, a sconfiggere i Worldkiller, il sempre più precario equilibrio mentale di M’yrnn provoca un’ondata psichica di odio e caos che mette a repentaglio la vita di chiunque si trovi all’interno del quartier generale del D.E.O.

Nel frattempo, Lena continua a provare a trovare una cura per Sam, che contestualmente apprende per la prima volta di essere l’avatar della feroce Reign.

Nuovamente, non ci siamo. Ci troviamo di fronte all’ennesimo deludente episodio, in una maniera così simile a quello della scorsa settimana che la tentazione di copiare e incollare la recensione di Schott Through The Heart è forte; molto forte.

Al di là delle battute, e per deontologia professionale, ci teniamo a sottolineare come In Search Of Lost Time sia davvero un’occasione mancata. Perché? Per due motivi: in primo luogo, la tematica preponderante di questo capitolo della terza stagione di Supergirl