The Boys 2×08 “Quello che so”: la recensione

Che tempi strani e fantastici che viviamo. I film più costosi si chiudono quasi sempre come puntate di una serie tv o in certi casi come finali di stagione, con continui rimandi a prossimi episodi, altri eventi nel medesimo universo e misteri ancora da svelare. Invece una serie tv come The Boys chiude la sua seconda stagione come una volta si chiudevano i film, e anche con una certa sommaria sbrigatività. In un colpo solo chiude intere trame, si sbarazza di un paio di personaggi principali e qualche secondario, marginalizza una parte e ne apre un’altra, tutto con un montaggio di tutti i personaggi, di cosa stanno facendo e cosa li aspetta nel proprio futuro, facendo attenzione a dare un ultimo colpo al pubblico prima dello schermo nero, rivelando un ultimo dettaglio rimasto sospeso (ma cruciale).

Sembra ormai scontato che la serie politicamente più rilevante del 2020 sia stata The Boys. Nonostante ce ne siano di certo ...