La sottile differenza tra vecchio e antico è tanto ineffabile quanto fondamentale per apprezzare appieno l’efficacia di un’operazione come quella tentata da The Exorcist, serie Fox che giunge, con Three Rooms, alla fine della propria prima stagione. Benché si avvalga di meccanismi ormai ben rodati dal cinema horror e, nello specifico, dai racconti di possessione cui il grande e piccolo schermo ci ha abituati da ormai quarant’anni, la serie ideata da Jeremy Slater riesce a evitare la trappola del vecchiume, inteso come elemento usurato che ha perso, ormai, qualsiasi efficacia. Ne è mirabile riprova l’adrenalinica conclusione della stagione, che costituisce una sorta di antitetico lieto fine rispetto a quanto mostrato dal film di Friedkin nel 1973, concedendosi il lusso di qualche punto in sospeso – su tutti, la possessione di Maria Walters – in caso di rinnovo della serie. Rinnovo che, alla luce di quanto visto finora, è più che auspicabile, sebbene d...