Tornano gli X-Men. Non quelli della saga cinematografica, non quelli vagamente collegati a Legion, ma quelli di The Gifted. La serie della Fox, un po’ prodotto per teenager, un po’ family oriented, ritorna con una seconda stagione che fin dalla campagna promozionale ha promesso di migliorare i difetti dello scorso anno. Il tentativo è palese, ma il risultato è deludente. Con eMergence, lo show cerca di rilanciare le varie storyline puntando molto sullo scontro tra le fazioni dei mutanti. Quindi non più il punto di vista centrale degli Strucker su ciò che accade loro mentre vengono trascinati nella guerra contro i mutanti, ma uno sguardo più ravvicinato a partire dai singoli personaggi che hanno scelto da che parte della barricata stare.

La serie, così com’è, non funziona. Se fosse una serie di poche pretese, modellata sugli show della The CW, che ha trovato un suo equilibrio che le permette di andare avanti da anni, allora si potrebbe fare un altro discorso. Ma The Gi...