Arrivati a metà della terza e ultima stagione di The Leftovers, la scrittura ricombina sensazioni, storyline ed eventi, e ci riporta all’inizio, a quel prologo straniante che aveva aperto The Book of Kevin. Sotto una diversa luce, non i riflettori su ciò che avverrà o non avverrà nel giorno predestinato, ma l’attesa spasmodica che prima unisce e dopo divide. Il senso della vita che diventa un atto di fede proiettato in un domani che annulla e sacrifica il presente e il bene che è possibile trarre dalla semplice gioia di amare e di essere amati. In conclusione, non esiste risposta. Lo scopriamo bene nel momento in cui a Nora viene posta la stessa domanda che era stata fatta all’uomo che abbiamo visto lo scorso episodio. Due risposte diverse, medesimo esito.

Forse sarà importante capire, o forse no. Dall’acqua al fuoco, due immagini che si sovrappongono nelle ultime scene della puntata, e praticamente dall’altra parte del mondo, per raccontare un momento di ...