Unorthodox: la recensione della miniserie Netflix

Unorthodox è l’adattamento libero della storia di Deborah Feldman, raccontata in un memoir pubblicato nel 2012 dal titolo “Unorthodox: The Scandalous Rejection of My Hasidic Roots”. Si tratta di un racconto di emancipazione personale che ha una forte connotazione femminista a permeare l’opera. Nelle mani di un team di autrici, il testo è diventato una produzione tedesca in quattro puntate distribuita da Netflix. Le libertà prese dal racconto non sottraggono nulla alla potenza della storia, che fa della semplicità immediata e sincera il suo punto di forza. Insieme ad una protagonista femminile semplicemente eccezionale.

Esty (Shira Haas) è una donna di diciannove anni, sposata e incinta, che fugge dalla comunità ebraica ultra-ortodossa Haredim all’interno della quale ha sempre vissuto. Senza istruzione, senza sicurezza, arriva a Berlino, dove si trova la madre con cui ha perso i contatti. Nella metropoli, in...