Molto di ciò che avviene nell’ultimo episodio di Vikings è strettamente e tematicamente collegato al dialogo tra Ragnar e Ecbert che abbiamo visto nello scorso episodio. Uno scontro dialettico di civiltà, di rappresentanti di due modi di pensare e vivere la religione e, quindi, la propria vita in rapporto ad essa. Per il re la visione del divino è un codice morale che dà senso al quotidiano, senza il quale la vita sarebbe vuota e senza senso. Per il guerriero, e questo gli veniva rimproverato dallo stesso Ecbert, la visione dell’aldilà esiste per dare forma alle azioni di chi vuole ottenere la classica “buona morte” della mitologia norrena e non solo.

Il calvario di Ragnar narrato in All His Angels riprende tutte queste fascinazioni ora mistiche ora religiose, e le condensa senza darci risposte. Tra fatalismo, autodeterminazione, simbologie cristiane, si racconta una fine a lungo rimandata, quella del guerriero che anche nell’ultimo gesto, anzi proprio nel...