Watchmen 1×07: la recensione

In Vietnam, una bambina di colore è affascinata dall’eroina di un film blackspoitation. Quell’eroina mascherata si chiama Sister Night. È una suora, è sposata con Dio. Negli Stati Uniti, “nello stesso momento”, una donna di colore è a riposo in un letto. Anche questa eroina mascherata si chiama Sister Night. Non è una suora, ma è sposata con un dio. C’è ironia in tutto questo, nella sincronicità di simboli e racconti lontani che si accordano in modi misteriosi. Forse solo un essere sovrannaturale che avesse uno sguardo assoluto su ogni cosa potrebbe coglierla, ma probabilmente non avrebbe il senso dell’umorismo necessario a riderne. La riflessione su maschere e società tracciata da Watchmen trova un nuovo esaltante capitolo della propria storia.

Dopo un inizio di stagione spiazzante, la serie di Lindelof ha trovato uno stato di grazia nel racconto di sé. Funziona il cuore emotivo del racconto, così sostenuto da una c...