Un anno fa in queste ore si concludeva una delle maratone creative più lunghe, sfiancanti e soddisfacenti della storia della televisione moderna – o se preferite una formulazione più esplicita, il 19 maggio 2019 andò in onda su HBO l’episodio finale di Game of Thrones, o Il trono di spade, o comunque vogliate chiamare quella serie che ci ha insegnato che chiedere un prestito a una banca è più sconvolgente che fare sesso con un congiunto (o decapitarlo, o buttarlo in mare).

Come si dice in questi casi, su Game of Thrones si è detto e scritto tutto e il contrario di tutto: è la serie più importante di sempre; è un disastro creativo che ha perso la sua strada quando si è staccata dai libri da cui era tratta; è un pezzo di storia della televisione; verrà presto dimenticata perché non era altro che pornografia della violenza e del dolore; Benioff e Weiss hanno creato un’opera indimenticabile; Benioff e Weiss hanno trattato m...