Va in onda stasera negli States l’ultimo episodio di Parks and Recreation. Si conclude, a sette anni dalla première del 2009, la longeva e adorabile comedy interpretata e prodotta da Amy Poehler. La serie trasmessa dalla NBC non è mai stata una macchina ammazzascolti e non è mai entrata davvero nella cultura popolare come, tanto per citare la più seguita al momento, The Big Bang Theory. Eppure insieme a Community – ma con molta più coerenza e qualità costante di questa – è stato dei migliori, se non il miglior prodotto nella sua categoria degli ultimi anni (già Louie di FX è uno show molto più particolare e di nicchia). Ecco cinque motivi per recuperala, o meglio cinque piccoli pretesti per parlare della serie.

Lo stile: la serie, incentrata sulle vicende all’interno del dipartimento dei parchi dell’immaginaria città di Pawnee, rientra in quel filone inaugurato dal capolavoro Arrested Development, ed è girata con lo stile del falso documentario, che è tanto improbabil...