Upload è la dimostrazione che non c’è bisogno di girare a mille la manovella del disagio per creare una distopia efficace – che un altro Black Mirror è possibile, insomma, e può anche far ridere e scaldare il cuore mentre mette in guardia contro le conseguenze estreme di certe derive ultratecnologiche.

Creata per Amazon da Greg Daniels, attivissimo in questo periodo visto che è appena sbarcato anche su Netflix con Space Force, Upload racconta un futuro non troppo lontano (il 2033) nel quale molte delle promesse che stiamo sentendo in questi anni sono diventate realtà, con tutte le conseguenze del caso. Macchine che si guidano da sole, realtà aumentata e realtà virtuale come lenti attraverso le quali guardare la realtà reale, l’esistenza di immensi spazi online indistinguibili da quelli offline e nei quali si consumano parecchi dei riti che siamo abituati ad associare al vis-à-vis, sesso compreso; ma anche pubblicità ovunque, monetizzazione di ogni aspetto della nostra esistenza, il con...