La produzione ha infatti spiegato di aver collaborato con il Center on Media and Humand Development della Northwestern Universy per realizzare uno studio a livello globale con lo scopo di scoprire se il progetto, tratto dal romanzo di Jay Asher, ha dato il via a un dialogo tra genitori e figli legato alle tematiche al centro della narrazione, tra cui il suicidio, il bullismo, la depressione e la violenza sessuale.
Oltre la metà degli adolescenti coinvolti nella ricerca ha dichiarato di aver deciso di chiedere scusa alle persone che hanno trattato in modo negativo in passato dopo la visione della prima stagione, tuttavia la maggioranza dei genitori sperava di ottenere “maggiori risorse” da parte di Netflix per confrontarsi con i figli.
La produzione ha quindi deciso che ogni stagione inizierà con il video pubblicato online in cui gli attori, tra cui i protagonisti Katherine Langford e Dylan Minnette, si rivolgono agli spettatori per invitarli a chiedere aiuto se si trovano in difficoltà, sono state aggiunte delle linee guida ideate da alcuni esperti sul sito 13ReasonsWhy.info, sito in cui ci sarà inoltre una guida alla visione, verrà realizzato un nuovo after-show che può contare sugli interventi di attori, esperti ed educatori, e si collaborerà con varie organizzazioni di tutto il mondo per offrire sostegno a chi affronta quotidianamente i problemi affrontati nello show.
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Fonte: TVLine
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